“Non voglio dire che il nostro modello di business sia unico, ma i giornalisti devono avere senso della realtà per il digitale: se non ci sono entrate economiche, allora non ci sono realistiche opportunità di lavoro”. Richard Coulter, direttore delle pubblicazioni mensili di notizie iperlocali che, sotto la testata comune di The Voice, informano diverse aree della città inglese di Bristol, non va troppo per il sottile presentando gli sviluppi di un’iniziativa editoriale che già oggi diffonde 90.000 copie a numero.
Coulter, per molti anni assistente al direttore del Bristol Post, ha ampliato progressivamente il network dei mensili iperlocali di The Voice, ed è pronto a lanciare l’11esima edizione, anche se ancora non si conosce a quale quartiere sarà destinata.
“La nostra missione è fornire informazione di qualità, e di utile servizio, per aree (iperlocali) dove si trovino fra 10.000 e 15.000 residenti”. La testata ha una presenza locale on line (nota: a differenza di PRINT) ma “la nostra esperienza è che per un modello di business sostenibile – nell’informazione locale – il media stampato ha ancora il potenziale maggiore”. Le testate di quartiere di The Voice sono distribuite gratuitamente casa per casa, e il prodotto chiude i conti economici con profitti grazie alla pubblicità. I contenuti sono prodotti da giornalisti, ed il rapporto pubblicità / informazione è 50:50.
Mentre si attende il lancio dell’11esima edizione su Bristol, l’editore sta guardandosi attorno per vedere in quali altre città il modello potrebbe essere esportato con successo.
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