Se i lettori diventano giornalisti

“Processo semplificato per garantire la vostra grande notizia pubblicata”: è un invito ai lettori a trasformarsi in giornalisti. A rivolgerlo è Andy Parkes, direttore delle 11 testate edite dal  Newsquest Media Group a sud di Londra.

”… scrivete la vostra storia” – si legge poi- “con lo stile il più possibile vicino a quello per la redazione degli articoli, assicurandovi di includere i dettagli relativi a “cosa”, “chi”, “dove” e “quando”. Allegate le foto di corredo, e quindi “schiacciate il bottone per la spedizione”.

Una delle testate che  hanno pubblicato questo invito è il Croydon Guardian, lasciato dall’editore senza un reporter dedicato, causa i tagli alla redazione. I giornalisti non l’hanno presa affatto bene. Il National Union of Journalists ha classificato la richiesta di contributi editoriali come un “insulto” ai lettori. I redattori dell’ufficio editoriale di Sutton, che producono tutte e 11 le testate, hanno proclamato dieci giorni di sciopero. Per il National Union of Journalists è semplicemente impensabile che l’editore possa rimpiazzare la forza lavoro, dopo i licenziamenti, tramite una richiesta esplicita ai lettori di provvedere direttamente ai contenuti. Il  Newsquest Media Group, creato nel 1995 dal fondo di investimento KKR attraverso una operazione di management buy-out del gruppo Reed Regional Newspapers (Reed Elsevier), fa parte dal 1999 del Gruppo Gannet (USA). Con un portafoglio di oltre 200 testate quotidiane e periodiche, stampate ed on line, Newsquest ha sei milioni a settimana di lettori dei prodotti su carta e 28 milioni di utenti al mese dei canali digitali.

La vicenda, che riguarda i tentativi di creare un sempre maggior coinvolgimento dei lettori nei contenuti delle testate locali, non sembra destinata a concludersi in tempi brevi.

Approfondimenti
L’iniziativa del Newsquest Group