drupa 2016: i numeri di un successo

Dopo 11 giorni di fiera, drupa 2016 chiude i battenti con numeri che confermano, ancora una volta, la rassegna tecnologica di Düsseldorf come l’appuntamento mondiale irrinunciabile per l’industria della stampa. Certamente il comparto non ha più le dimensioni che aveva quattro anni orsono, quando a varcare i cancelli della fiera tedesca furono 314.284 persone. L’edizione di quest’anno si è “fermata” – si fa per dire – a 260.000 addetti, da 188 Paesi, un “consolidamento” che si riflette anche nella tipologia dei visitatori. Le delegazioni delle industrie internazionali che hanno visitato gli stand degli espositori – cresciuti rispetto alle prime anticipazioni a 1.837, da 54 Paesi – si sono ridotte numericamente, concentrandosi sugli operativi e sui decision-maker. Non a caso, in fiera il 29% dei visitatori ha firmato ordini, il 54% è venuto con concrete intenzioni di investimento, il 30% sta pianificando ordini dopo la chiusura dei battenti, ed il 60% dei visitatori ha trovato in drupa nuova fornitori.

I visitatori internazionali sono aumentati del 16% rispetto all’edizione del 2012, grazie soprattutto all’aumento esponenziale degli addetti in arrivo dall’Asia (il 17% degli stranieri, contro il 13% del 2012) con il 5% di indiani ed il 3% di cinesi.

E l’Italia? È al vertice dei Paesi Europei assieme a Francia, Olanda e Regno Unito.

Drupa non è mai stata, storicamente, la rassegna tecnologica per l’industria dei giornali, primato che spetta all’Expo di WAN-IFRA, ma i fornitori protagonisti della stampa quotidiana erano tutti presenti. Quali tendenze ? Quali conferme e quali novità hanno presentato a Düsseldorf? Lo racconteremo sul prossimo numero (90 – settembre) di TecnoMedia, la rivista dell’ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali.

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